Anche nel mio paese è arrivata l’asciugatrice a gettoni. Quale migliore occasione per trascorrere una mezz’ora di relax mentre le lenzuola vorticano soffici nell’oblò? Quale modo migliore per ascoltare i pettegolezzi di un paese del quale non mi son mai sentito parte? Quale miglior modo per conoscere fantastici aneddoti passati di voce in voce sul sottoscritto e scoprire così di avere un soprannome popolare? Delle mie fiabe ed i miei articoli nessuno s’è accorto, ma ci sono favole così stuzzicanti e che si accompagnano talmente bene al cornetto nel caffè che non si può fare a meno di sgomitare alla vicina l’ultima piccante aggiunta alla storiella appena ascoltata ed alla quale è impossibile non contribuire con un piccolo ritocco. E così il mio incidente d’auto è arrivato dopo quattro mesi a trasformarsi in un siparietto alla Paolo Poli nel quale una fila di energumeni mi avrebbe incatenato mentre cercavo di combattere a spada tratta contro il personale dell’elisoccorso in costume da Pocahontas e la mia auto, distrutta completamente, si polverizzava al vento del velivolo che invano cercava di superare un tornado di dimensioni catastrofiche. Che belli i paeselli.