Dopo la dichiarazione odierna di Benedetto XVI non ho resistito. Ho sentito come una vampata di calore avvolgermi il corpo e poi salire alla testa. Non è possibile, mi son detto, che possa aver pronunciato una tale bestemmia. Ed ecco le sue parole: «Se pensiamo ai due millenni di storia della Chiesa, possiamo osservare che, come aveva preannunciato il Signore Gesù non sono mai mancate per i cristiani le prove, che in alcuni periodi e luoghi hanno assunto il carattere di vere e proprie persecuzioni». Ma come può trovare il coraggio di pronunciare una frase del genere? Per due millenni è stata proprio la Chiesa a bruciare streghe, perseguitare gli eretici, torturare gli oppositori e uccidere gli omosessuali, ad inviare crociate con armi e ad allestire guerre per imporsi sui popoli. Per due millenni la Chiesa ha approfittato dell’ignoranza, della fame, della carestìa per installarsi come un batterio in giro per il mondo e piegare le menti dei popoli e ancora oggi è artefice delle maggiori discriminazioni e ostacolo alla serenità di molti. Da sempre la Chiesa si impone come se la propria fosse la sola verità assoluta con un’arroganza tale da potersi definire dittatoriale e violenta. Davanti all’evidente sporcizia e dimostrata perversione di alcuni preti ha coperto, nascosto, soprasseduto. Oggi ha assunto la forma di un organismo politico corrotto, è profondamente malata e continua ad iniettare i propri dogmi che per prima è incapace di rispettare. Tutto questo mi disgusta profondamente.