Musica

Fragments of Time

Il passato è passato, per tutti, senza distinzioni. Bello o brutto, prossimo o remoto è passato, e si allontana dall’oggi in modo costante ed inesorabile. Chi di noi non ha anche solo pensato, per un attimo, di fermare o rallentare il tempo? Fortunatamente, e senza l’ausilio di tecnologia alcuna, abbiamo la capacità di riprodurre mentalmente e rivivere immagini, odori e sapori dal passato. Basta poco, basta chiudere gli occhi o imbattersi in una canzone. Non necessariamente una canzone di allora, sono le parole giuste a smuovere il ricordo giusto. Con questo brano io, ad esempio, torno al Camping Lungomare in Calabria, ed alle mie estati di ragazzino con amici che, viva Facebook in questo caso, ho più o meno modo di tenere aggrappati al mio quotidiano ancora oggi, pur non vedendoli praticamente mai.

Guidando su questa strada verso il paradiso
lasciando che il sole mi colpisca gli occhi
il nostro unico piano è improvvisare
ed è lampante che mai vorrei questo finisse
Fosse per me non me ne andrei mai
e continuerei a costruire questi ricordi a caso
trasformando i nostri giorni in melodie
ma siccome non posso restare
Mi limiterò a riprodurre questi frammenti di tempo
Ovunque andrò, questi momenti risplenderanno
Volti familiari che non ho mai visto
vivono i propri sogni grandi e piccoli
facendomi sentire ancora diciassettenne
ed è lampante che non vorrei finisse mai
Fosse per me non me ne andrei mai
continuando a costruire questi ricordi a caso
trasformando i nostri giorni in melodie
ma siccome non posso restare
Mi limiterò a riprodurre questi frammenti di tempo
Ovunque andrò, questi momenti risplenderanno

Musica

Random Access Memories

Random Access Memories

Ormai ne ho la certezza, l’umore, il mio almeno, è incontrollabile. Cambia col tempo, con le buone e cattive notizie, con gli stimoli presenti o assenti. Un solo ingrediente è davvero determinante e capace di risollevare le giornate più nere: la musica. Ci sono periodi in cui le radio trasmettono quintali di spazzatura uditiva, tracce vuote, soggetti che spuntano improvvisamente e per meriti ignoti, individui cloni di altri individui già mediocri, suoni e tracce così deprimenti da stuccare già al primo ascolto. Finalmente, proprio quando una tardiva primavera sembra affacciarsi ed illuminare mesi di grigie giornate di pioggia, ecco l’album dei Daft Punk. C’era molta attesa, curiosità, un gran parlare intorno a questo progetto annunciato già in autunno e poi smentito. Il duo parigino ha sfornato un album così bello e raffinato che è impossibile resistere. Sono due giorni che l’ho acquistato e non riesco a separarmene. Un’esperienza sonora incredibile, brividi, pelle d’oca, ritmo e testi a livelli così alti che mi domando se e quando riuscirò ad emozionarmi ancora così tanto con della buona musica. Get Lucky, il singolo uscito un mese prima, sembrava promettere un album più dance e forse al primo ascolto si resta un po’ spiazzati, ma dura un attimo, poi le altre tracce una ad una si instaurano nell’olimpo del suono. La mia preferita finora è Instant Crush il cui ritornello mi manda in estasi. Ecco la Tracklist:

  1. Give Life Back to Music – 4:34
  2. The Game of Love – 5:21
  3. Giorgio by Moroder (feat. Giorgio Moroder) – 9:04
  4. Within (feat. Chilly Gonzales) – 3:48
  5. Instant Crush (feat. Julian Casablancas) – 5:37
  6. Lose Yourself to Dance (feat. Pharrell Williams) – 5:53
  7. Touch (feat. Paul Williams) – 8:18
  8. Get Lucky (feat. Pharrell Williams) – 6:07
  9. Beyond – 4:50
  10. Motherboard – 5:41
  11. Fragments of Time (feat. Todd Edwards) – 4:39
  12. Doin’ It Right (feat. Panda Bear) – 4:11
  13. Contact (feat. DJ Falcon) – 6:21