Quello passato è stato un anno ad ostacoli, un labirinto pieno di vicoli ciechi dal quale spero di essere definitivamente uscito. I miei problemi all’occhio sinistro sono ancora irrisolti, ma imparerò a conviverci. Ben quattro mesi su dodici li ho trascorsi senza voce, ed anche questa esperienza ha saputo insegnare qualcosa, la voce è tornata ed ora suona molto meno scontata. Non tornerà invece la mia adorata zietta, che ha voluto fuggire da questo mondo in tutta fretta lasciandoci tutti sconvolti. Quest’anno ho visitato il Portogallo, il Nepal ed ancora Parigi, la Puglia e un sacco di località vicine. Molte persone sono uscite dal mio quotidiano, qualcuna in maniera violenta e dura, qualcun’altra in punta di piedi. Soprattutto, ho continuato ogni giorno a fare progetti e programmi futuri dimenticandomi spesso di gustarmi il momento. L’augurio che faccio a me stesso per l’anno nuovo è di vivere il presente con più attenzione e dedizione.