Cani, Toscana, Trekking

La paura rende feroci

cani_pastore_maremmano_abruzzeseUna passeggiata programmata da settimane: io, Lorenzo ed Hela ci dirigiamo nel Chianti, per seguire un itinerario ad anello che parte ed arriva a Badia a Coltibuono. La temperatura è gradevole, il sottobosco umido e pieno di funghi, camminiamo in mezzo ai castagni incontrando solo qualche cacciatore e prestando attenzione ai cartelli che indicavano via via l’ingresso o l’uscita da aree di caccia, tengo Hela al guinzaglio per il timore che venga scambiata per una volpe. In realtà il tracciato non ha segnali, spesso sbagliamo strada e solo grazie al GPS riusciamo a seguire più o meno l’itinerario previsto. Ho con me l’antidoto contro i morsi di vipera, il trattamento per lo shock anafilattico, cibo, bevande e snack. Credo di aver pensato a tutto, ma non è così. Lasciato il bosco, nei pressi del Castello di Albola, decido di liberare Hela per un buon tratto, finché al suono di alcuni spari, Lorenzo non mi suggerisce di  legarla nuovamente. Questa è stata la sua salvezza. Un attimo dopo, due Pastori Maremmani si sono avvicinati velocemente e si sono avventati su Hela, afferrandola fra le fauci con l’intenzione di sbranarla. Nonostante la sorpresa e nonostante l’amore che ho per qualsiasi cane, ho recuperato il guinzaglio cercando di liberare la cagnolina urlante ed ho cominciato a sferrare una serie di calci alle teste dei due perfidi animali. Si è trattato di attimi, ma a mente fredda ricordo benissimo di aver sprigionato un’adrenalina ed una forza tale che avrei potuto uccidere quei cani a calci. Nel frattempo, Lorenzo riesce a farli desistere grazie ai bastoni da trekking, sollevo Hela per prenderla in braccio ma le sue urla non promettono niente di buono. E’ ferita, e chissà che altri danni ha riportato da quella presa tremenda! Non ho il coraggio di rimetterla giù, penso che potrebbe avere qualche frattura, o addirittura aver perso l’uso degli arti posteriori visto che tutta la zona posteriore era stata morsa. Invece, poco dopo, nonostante le sue continue urla, scopro con sollievo che si tratta soltanto di fori da denti, qualche abrasione ed un grande ematoma, ma Hela cammina ed è soprattutto spaventata. Un’esperienza incredibile, assurda e mortificante. I padroni, di nazionalità Inglese, sono venuti in nostro soccorso, mortificati, ed hanno medicato la cagnolina, nonostante questo però, hanno continuato a lasciare i cani liberi e sulla via del ritorno ci hanno seguiti per un buon pezzo di strada. Potrei fare una denuncia, chiedere anche un risarcimento, ma non ne ho voglia. Voglio solo dimenticare e benedire il guinzaglio senza il quale sicuramente non sarei riuscito a recuperare Hela dalle bocche dei Pastori maremmani.

Cani, Varie

Unconditional Love

1057786_10151567812638867_255738959_nMille le forme di amore, mille le sue dimensioni e sfaccettature, ciascuna unica e differente. L’amore di un cane però, è puro e assoluto come nessun altro. La piccola Hela ha risollevato l’umore dei miei genitori, soli ed annoiati, dopo la perdita di Penny. Stavo per arrendermi dal convincerli a riprovarci ed ora, se soltanto la porto via con me un paio di giorni, per loro è un dramma. Mio padre che fa conversazione con lei come fosse umana, mia madre che non se ne separa mai, ed io che ogni volta, sceso dall’auto, mi abbasso per terra a ricevere tutto il suo entusiasmo nel miglior benvenuto che si possa immaginare. Ed è così ogni giorno. A lei non importa se siamo stanchi, irritati, tristi, felici, giovani o vecchi: ogni giorno ha quintali di gioia da dispensare. Per noi è unica e speciale, ma ogni cane ha questo dono meraviglioso ed è pronto ad elargirlo a chiunque lo accolga, chiunque esso sia. Non è forse amore puro questo? Ho visto persone scettiche e poco inclini verso gli animali trasformarsi in completi “ebeti” all’arrivo di un cane in casa. Ho visto caratteri difficili e chiusi cambiare e migliorare grazie al proprio amico a quattro zampe. Ed è scienza, dimostrato quindi, che si tratta di un rapporto con soli benefici e nessuna controindicazione. Il prezzo? Un po’ di tempo e un po’ di amore da restituire. Tutto qua. E se ancora non avete mai provato questa gioia nella vostra vita, spero che possiate considerare di regalarvi un po’ felicità gratuita, un toccasana per l’anima, un supporto morale e un amico sempre disponibile.

La scelta è veramente ampia, ed è possibile davvero, ormai, incontrare le esigenze di tutti. Un cane adulto, abbandonato e triste in un canile, per la compagnia di chi è solo o depresso, il risultato è garantito. Un cucciolo euforico e pieno di brio da far crescere coi bambini, o al quale donare tutta la propria dedizione se invece di figli non se ne hanno o non se ne possono avere. Un cane anziano e schiacciato dall’inedia in una gabbia che chiede di finire il proprio tempo in un ambiente familiare e caldo. Un trovatello che appare all’improvviso e si installa nelle vostre vite. Ormai, finalmente, è possibile separarsi il minimo indispensabile dal proprio cane: molti uffici consentono l’accesso agli animali degli impiegati, quasi tutti i negozi sono tolleranti e favorevoli, così come ristoranti, luoghi di vacanza, mezzi di trasporto e alcune spiagge. Pensate che sia un impegno? Sono pronto a scommettere che sarete voi stessi a volervi “impegnare” quando vi accorgerete di cosa significa. Certo, non bisogna dimenticare che anche i cani hanno un carattere, e proprio come per i figli, è il risultato dell’educazione e dell’impegno ricevuti.