Divertente quadretto familiare anni settanta, un film divertente e leggero, privo di insegnamenti ma ricco di spunti comici. La Deneuve è, al solito, grandiosa. Depardieu, ormai obeso, appare stanco, un po’ sottotono e ricorda incredibilmente Margherita Hack: stessi capelli, stessa gobba. La sceneggiatura è la cosa che colpisce di più, la cura al dettaglio è quasi maniacale ed anche le luci sono quelle dell’epoca, si ha l’idea di stare guardando una pellicola vecchia di trent’anni, grazie anche alla rassegna di carte da parati onnipresenti negli interni. La comicità francese o la si capisce o si rischia, come ho sentito da molti spettatori all’uscita, di restare annoiati. Ozon resta impareggiabile nel mettere frasi in bocca ai personaggi cariche di cattiveria, sofferenza o disprezzo, e farle sembrare semplici affermazioni di poco conto. Un bel sette e mezzo.