Tutto è cominciato una decina di anni fa, quando le persone hanno iniziato a scambiarsi gli auguri via e-mail. Un modo per avvicinare le persone, abbiamo pensato in molti, benissimo finché la mail è personale e contiene una sincera richiesta di notizie condividendone di proprie, chiudendosi magari con una genuina speranza di incontrarsi presto. Poco dopo è partita la malattia delle catene di messaggi sul cellulare. Un modo prima scherzoso, divenuto tristemente standard in molti rapporti. Al punto da vedersi recapitare frasi gelide, preconfezionate e dirette all’intera rubrica contenenti niente. Un gesto utile soltanto all’operatore telefonico ma che lascia nel destinatario tanta tristezza. Auguri in rima, sciocchi ed impersonali che provengono spesso da persone delle quali hai scordato la voce, che durante l’anno avresti gradito sentire in un momento “no” e che grazie al tasto “invia a tutti” riescono solo a ricordarti quanto poco ancora vi accomuni e come sia giunto il momento di eliminarli dalla rubrica e dalla vita. Risponderò augurando con sincera speranza che l’anno nuovo porti la possibilità di bloccare i messaggi da determinati mittenti. Auguri.